Tanto si sa che prima o poi incontri la stronza che, quando dici che la scuola deve farsi carico dei ragazzi con ben più mezzi di quelli che ha e ben migliore accoglienza delle differenze, ti dice che si vede che tu vuoi solo mollare a scuola i figli per levatteli di torno e andare (orrore) a lavorare invece di rispondere ai bisogni delle creature.
Mi viene solo un vaffanculo, al momento, perché argomentare con questa gente mi pare perdita di tempo e basta…
Update: quando poi cerco di spiegare che le mie figlie non sono le disabili carine pucciose “grate anche per una carezza” degli stereotipi ipocriti e consolatori, ma anzi da brave autistiche se provi ad accarezzarle te menano, trovo pure n’artra che mi dice che le spiace che io non voglia le mie figlie e mi consiglia di andare a farmi curare da uno psicologo.
Riferito alla figlia maggiore, quest’ultima ha pucciosamente alzato non uno, ma due diti medi. Alè