Sono arrivate delle novità fantastiche, in questa casa: finalmente ci hanno confermato che la nostra ragazza meravigliosa è una Aspergirl, una ragazza Asperger. A noi piace chiamarla Asperger invece che “autistica ad alto funzionamento” perché dobbiamo confessare che suona vagamente più figo, è più rapido e poi rende meglio l’idea che è solo un modo diverso di funzionare, non una malattia. Anche perché parliamoci chiaro, quanto a intelligenza quella ci mette nel sacco tutti quanti, avercene di malattie così nel caso
Saperlo con certezza invece che avere il dubbio ci ha già cambiato la vita in meglio: quando sai dove stai poggiando i piedi, cammini più spedito. Ora siamo ancora più sicuri che comprendere, accettare, adattarsi invece che irrigidirsi sia la scelta più giusta, per qualunque genitore, ed a maggior ragione per noi.
Abbiamo iniziato subito a modificare la vita e le routine qui, ed i risultati sono incoraggianti: le bambine sono più serene, le cose filano via più lisce.
Abbiamo un sacco di strada da fare adesso, e la facciamo sperando che là fuori il mondo diventi sempre più accogliente verso la diversità, di qualunque tipo.
Perché il problema, lo sappiamo, non sono gli autistici ad alto funzionamento, sono i “normali” a basso funzionamento.