Straordinaria amministrazione

Se non mi mandano i servizi sociali stavolta, non me li mandano più.
Stasera l’Aspergirl ha avuto un meltdown ginormico, scatenato dal fatto di aver sbagliato un disegno. Una specie di uragano Katrina sotto forma di urla. Vedo la mala parata e le dò un calmante prima che peggiori. Peggiora lo stesso. Io da sola in casa con tutte e due le bambine, e Aspiebaby che si rifiuta di venire con noi in ospedale. Alla fine chiamo il 118. Mi risponde una voce “Carabinieri, dica”. Gli faccio presente che ho chiamato il 118, mi dice che me lo passa subito. Il 118 *non risponde*. Dopo 5 tentativi faccio presente al carabiniere che non è proprio rassicurante, ‘sta cosa, lui però insiste ed alla fine qualcuno mi risponde e dice che mi mandano la prima ambulanza. Informo mio marito che chiama i suoi perché vengano a guardare la piccola, che comunque vada in sala emergenze non me la fanno portare, lo so già.
Arriva l’ambulanza, c’è una dottoressa giovane, gentile, le spiego rapidamente la situazione. Entra dove l’Aspergirl continua a urlare e comincia a parlarle tenendosi a distanza, evidentemente sa cosa fare. Piano piano lei inizia a parlare in modo meno sconnesso, il calmante dopo mezz’ora faticosissima si vede che inizia a fare un po’ d’effetto, evviva la faccia, la prossima volta provo direttamente con un dardo stordente da elefante.
Alla fine si calma, la dottoressa stila una relazione in triplice copia, me ne dà una copia per la mia collezione e se ne va. L’Aspergirl mi chiede di uscire a fare un giro in macchina per tranquillizzarsi meglio. Arrivano i nonni. Alla loro vista l’Aspiebaby inizia a urlare lei, a pieni polmoni. L’Aspergirl le va dietro, ricomincia a urlare pure lei, fanno a chi urla di più, una a destra e l’altra a manca. Comincio a chiedermi se sono su Scherzi a parte.
Aspergirl scappa gridando per le scale, Aspiebaby verso la camera da letto. Guardo i suoceri che sono seduti sul divano, basiti, muti. “Serata interessante oggi!” esclamo tentando di far credere che ho tuuuutto sotto controllo, e corro dietro alla piccola. La calmo, la convinco a restare con i nonni, mi costa 20 euro di piccone di Minecraft domani da Gamestop ma vabbe’, mi sono fatta di peggio. Vado a cercare l’Aspergirl, fuori della porta non c’è, la trovo ai piedi delle scale, praticamente stava uscendo dal palazzo ma l’ha vista una delle volontarie dell’ambulanza e me la sta riportando. Perfetto, penso, premio MaTre dell’Anno non me lo leva nessuno adesso.
La serata è finita con Aspergirl piena di benzodiazepinica grazia che conversava amabilmente con sua nonna davanti ad una tazza di camomilla, ed io che meditavo la fuga su qualche atollo sperduto.
Alla fine ho preso appuntamento con uno psichiatra. Per me però, voglio almeno un po’ di atollo chimico ^^
Menzione speciale della giuria per mia suocera che uscendo mi fa “Ma… mi spieghi cos’è successo?”

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