
Oppure: è così tranquillo, non sembra autistico.
Oppure tout court: non sembra autistico.
Perché, come sembrano gli autistici? Mi sono persa qualche pagina del DSM in cui si specifica che la bruttezza è criterio diagnostico? O che lo è l’agitazione? O comunque in cui si dice che l’autismo ha una facies caratteristica, qualche segno patognomonico, qualcosa di visibile e fisico, che so, si illumina al buio?
Per fortuna, quanto sopra a volte viene proferito giusto prima di un prelievo di sangue, o di una passeggiata in ambiente rumoroso, o di una richiesta scolastica particolarmente ostica, o di un qualsiasi evento stressante in grado di far salire l’autismo a un autistico.
E così, un’ora e tre infermiere accorse dopo, o un’ora e dieci tentativi di buttarsi nei fossi dopo, o un’ora e qualche tentativo di menatte dopo, o un meltdown di quelli boni con stereotipie a palla dopo, potrete sorridere soavi come Gene Wilder e chiedere “Allora, adesso ti sembra autistico mio figlio?”
Un pensiero riguardo “E’ così bello, non sembra autistico”